Quando si effettuano le prime immersioni subacquee ci viene insegnato che è necessario compensare.
Spesso si crede che la compensazione sia necessaria solo ad una certa profondità, quando la pressione inizia a farsi sentire e le orecchie inevitabilmente iniziano a dare quel senso di fastidio.
Ma lo sapevi che si inizia a compensare già fuori dall’acqua in un’immersione?
Esatto. Prima di effettuare un’immersione è opportuno provare la manovra di compensazione per essere certi che funzioni, e che non ci troveremo di fronte ad una brutta sorpresa una volta che avremo iniziato ad immergerci.
Come si effettua la compensazione in subacquea
La manovra di compensazione è molto semplice:
prima di tutto bisogna chiudere le narici con due dita, e il secondo step è quello di spingere fuori aria finché non sentiremo le orecchio stapparsi.
A volte però questa pratica per quanto semplice potrebbe non riuscire. In questi casi è bene non sforzarsi ed evitare di proseguire l’immersione scendendo ancora più in profondità se la situazione non migliora.
Si può a questo punto tentare di nuovo salendo di qualche metro.
Nel caso in cui la compensazione non riesca è comunque buona prassi interrompere l’immersione. Per quanto sia spiacevole chiudere un’immersione subacquea poco dopo essere entrati in acqua la compensazione è necessaria per evitare rischi inutili.