La Subacquea è una disciplina che permette a noi esseri umani di restare in ambiente sommerso per un periodo di tempo prolungato.
Quando parliamo di ambiente sommerso, non specifichiamo mare, perché le attività subacquee possono riguardare mare, laghi o fiumi.
In questo articolo mi soffermerò nel parlare di immersioni subacquee in mare: perché decidere di immergersi in mare, cosa aspettarsi e perché è necessario un brevetto per farlo.
Rischi derivanti dal fare immersioni subacquee in mare
Decidere di fare immersione subacquea in mare è sicuramente una scelta che entusiasma, ma allo stesso tempo è necessario essere consapevoli dei rischi che si possono correre e delle precauzioni da prendere prima di iniziare. Inoltre ed è bene conoscere a fondo l’attrezzatura subacquea da utilizzare.
Immergersi in mare, in acque più o meno profonde, prevede dei potenziali rischi per il corpo umano. Poiché la disciplina subacquea è praticata da molti anni e da ogni tipo di persona posso tranquillizzarvi sul fatto che, con pratica e studio, questi rischi possono essere evitati (o almeno la maggior parte di essi).
Partiamo dal primo rischio per un subacqueo:
Restare senza aria durante un’immersione
Al solo pensiero vi vengono i brividi vero? Ma partiamo da una delle prime regole che insegnano ad un corso di subacquea: le immersioni si fanno in due. Esatto. Nel caso in cui sorgano degli spiacevoli inconvenienti, come quello di terminare l’aria durante un’immersione, o di trovare un difetto nell’erogatore è necessario che ci sia un compagno al vostro fianco al quale poter chiedere aiuto. Infatti lui (come voi) avrà a disposizione un erogatore secondario nella parte destra del suo jacket, in modo da poter risalire in totale tranquillità. L’erogatore secondario dovrà sempre essere posizionato in sulla destra e in modo che sia facilmente estraibile. Sai sott’acqua non si può parlare, se resti senz’aria devi sapere dove andarla a prendere da solo!
Terminare l’aria durante un’immersione è un rischio che accade se si è poco pratici e poco attenti: durante l’immersione dovremmo avere sempre sotto controllo il nostro manometro. Il manometro ci consente di conoscere esattamente quanta aria ci resta nella bombola.
Risalire tropo velocemente durante un’immersione
Probabilmente questo è il rischio che preoccupa la maggior parte delle persone quando si parla di subacquea. La risalita troppo rapida, soprattutto da certe profondità effettivamente può essere molto dannosa, se non nei casi più gravi fatale.
Risalire velocemente determina la malattia da decompressione: l’azoto contenuto nel sangue e nei tessuti, a causa dell’elevata pressione, durante la risalita forma delle bolle gassose.
Per evitare la malattia da decompressione di cui vi parlerò in un articolo dedicato è necessario seguire determinate istruzione contenute nelle tabelle di immersione, oppure nei casi più comuni e moderni avere con sé un orologio subacqueo, che ci indica i tempi di risalita e di permanenza a determinate immersioni.
Non essere in perfetta salute
Un altro dei rischi che potrebbero incorrere in problematiche serie per un subacqueo (e spesso sottovalutato) è quello di non essere troppo in forma. Essere in buona forma è indispensabile per poter praticare in totale sicurezza l’attività subacquea.
Una delle prime cose che ci insegnano durante il Corso di Diving è infatti quella di non immergersi, e quindi rimandare l’immersione nel caso in cui non ci sentissimo bene al 100%. Anche un semplice raffreddore può compromettere la sicurezza sott’acqua, soprattutto per ciò che riguarda la compensazione.
Sottovalutare le condizioni del mare
Prima di decidere di fissare un’immersione subacquea, è necessario verificare le condizioni meteo e ovviamente le condizioni del mare. Ci sono situazioni che possono verificarsi a causa delle correnti e del maltempo per cui è assolutamente sconsigliabile immergersi.